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  2. 02 – Secondo Gradino

02 – Secondo Gradino

02 Secondo Gradino

Quartetto Terrestre

  • Alessandro Fedrigo (acoustic bass guitar and compositions)
  • Achille Succi (clarinets)
  • Giancarlo Bianchetti (acoustic guitar)
  • Carlo Canevali (drums)

Quartetto Terrestre has born in the summer of 2010.
In that period Alessandro Fedrigo wrote some compositions for this band.
In the last years his compositional research affected the intervallic way of composing, a tecnique that uses mostly intervallic structures instead of chords or scales.

“Space Jazz Astro Bop”, “Il Cerchio”, “Hagelin” and “Protone” are experiments with this tecnique.

Other tunes are more conventional, here the goal is to develope form and orchestration, this is very clear in some composition as “Daltonica Notte” (dedicated to the poet Thomas Transtromer), “Bipede” (this is dedicated to Charlie Parker, the melody is made with al the notes of “Anthropology”), and “Sim Gun”, wich is dedicated to Charles Mingus and has a “spiral melody” but in a tonal context.

The last tune, “Il Compositore Compone”, is a breef study on atonal music of the 20th century.

About “Secondo Gradino”:

“Ho apprezzato davvero questo tuo cd, che mi sembra molto equilibrato tra scrittura ed espressività, che è l’aspetto che più
mi interessa nella musica. C’è varietà e slancio, introspezione e ritmo esplicito, tutto scorre ed ha senso complessivo. Grazie ad un gruppo indubbiamente di altissimo livello, in cui la personalità e la capacità esecutiva sono perfettamente miscelati, il risultato che riesci a raggiungere è quello di un’eleganza, di un sentimento e di un lirismo davvero apprezzabili (come già nel tuo lavoro in solo), ad un livello sia intellettuale che di semplice piacere auditivo, sottolineato dalla consueta alta qualità tecnica delle incisioni proposte dalla tua etichetta. In particolare, l’impasto tra basso e chitarra è particolarmente felice, a volte sembra che siano un unico strumento che passa da un colore all’altro.”
(Aldo Bagnoni – musicista e critico musicale)

“…l’interessante sound del gruppo muove da una base acustica e calda per aprirsi a combinazioni improvvisative piuttosto stimolanti. (…) Fedrigo e soci dimostrano lungo tutto il disco di sapere come far danzare le composizioni: temi come Hagelin o la spigolosa Space Jazz Astro Bop comunicano un’energia febbrile e mai appagata, che contagia l’ascoltatore con piccoli spiazzamenti di dettagli. Un quartetto ed un etichetta da seguire (…)”
(Enrico Bettinello – Musica Jazz numero 8 Agosto 2012)

“Scenari sonori eleganti, inquieti, increspati, ma sempre coerenti ad una scelta estetica molto caratterizzata. Il suo strumento è fascinoso (il basso acustico), offre, oltre alle architetture ritmiche, spessore alla musica. Interagisce in modo propositivo con la chitarra di Giancarlo Bianchetti come con i clarinetti di Achille Succiche si aggirano negli spazi come forme sognanti ed astratte. Coerenti e ricche di sfumature le percussioni di Carlo Alberto Canevali.”
(Paolo Carradori su Il giornale della Musica)

“Un lavoro di ottima fattura. Mi sembra che riusciate ad abbinare un suono molto elegante e raffinato come ad esempio in “Della Terra” a situazioni più destrutturate e libere. Mi è piaciuto davvero l’interplay di cui siete capaci e anche la lieta sorpresa del chitarrista davvero ben inserito e dotato di una sonoirtà fresca e sorattutto non invasiva. Insomma è proprio il trionfo del “Suono”!”
(Vincenzo Giorgio – critico musicale)

” It sounds really nice! I think the line-up is perfect for the ABG, the clarinet, guitar and percussion gives it a really light feeling that suits the bass very well. Lovely sound on your instrument too. Again, I really like your 8th note feel on the swing tune, very authentic – and swinging! And the odd meter pieces are nice too. Congratulations Alessandro you’ve made a really lovely album, well recorded, good tunes and that features the acoustic bass guitar very well – yeah!”
(Ronan Guilfoyle – musicista)

“I’m not a musician but if I was I would want to explore all avenues in sound to create music that not only tugs on human emotions but also pins you back in the chair. This album goes someway in achieving these things but why it does that or how it does that I’m not exactly sure. The players here show a real passion for creativity in music . Well done!”
(John Hart – ascoltatore)

“Un lavoro questo del Quartetto Terrestre frutto di un?attività di ricerca operata in primo luogo da Fedrigo in sede di composizione e poi da tutto il gruppo durante la realizzazione del progetto. Quattro musicisti la cui caratura tecnica ed espressiva è già ampiamente nota e che in quest?ambito si mostrano particolarmente ispirati ed in ideale sinergia come ci si può rendere conto andando ad ascoltare tutti i brani sul sito nusica.org…una delle più riuscite produzioni musicali fin qui ascoltate in questo 2012..”
(Giuseppe Mavilla su scriveredijazzblogspot.it)

“In Secondo Gradino composizione e suono sono gli elementi attorno ai quali il quartetto si muove con grande precisione e attenzione ai particolari(…) ma non si pensi ad una musica ingessata nell’esecuzione e rigida nelle forme, tutt’altro. Perché le traiettorie improvvisative sono il valore aggiunto dell’incisione, di frequente imprevedibili e spiazzanti creano una stimolante tensione, con un filo rosso intimo, riflessivo, dai robusti accenti melodici che sorregge l’intera registrazione.”
(Vincenzo Roggero su allaboutjazz.com)

“Another excellent cd!”
(Steve Swallow – musicista)

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