34 – Coglians
34 Coglians
PDuRN trio
Un’osmosi tra uomo e natura che ricorda lo spirito romantico, una riflessione sul tempo, sulle parole, sulle sfumature dell’essere nel mondo.
Trentaquattresima produzione per nusica.org, associazione culturale che promuove e supporta artisti innovativi.
Il nuovo lavoro di PDuRN trio in uscita il 18 febbraio 2025. Il disco è anticipato dalla pubblicazione del singolo Alle pendici del Coglians il 7 febbraio
Si muove in bilico tra sogno e realtà l’ultimo lavoro di PDuRN trio, il cui titolo, Coglians, fotografa il senso di un disco intriso di sensibilità naturale, di una tensione verso l’altro che è insieme ricerca e tradizione, esplorazione e memoria.
In uscita il 18 febbraio 2025 per l’etichetta musicale nusica.org, l’album vanta il contributo del chitarrista Marcello Abate e trova nel jazz la chiave di lettura di un universo prismatico e sfuggente, in cui il rapporto-uomo natura si esprime nella sua essenza primigenia, quasi cristallizzato dalla maestosità del Coglians, il monte più alto del Friuli-Venezia Giulia.
Ogni composizione si caratterizza per una mutevolezza stratificata, per un significato che sfugge alle categorizzazioni e fissa piuttosto l’attenzione sui dettagli, in uno splendido equilibrio di forma e senso.
Così, il trio composto da Daniele Nasi, Giancarlo Patris, Margherita Parenti dà vita a un disco colto e particolarissimo, i cui i brani sembrano comunicare tra loro svelando la ricchezza della parola, l’inesprimibile corrispondenza tra realtà e rappresentazione.
- Alle pendici del Coglians (04:03)
- Distratto Contratto (04:49)
- Wilderness – feat. Marcello Abate (05:15)
- Ominous Rain (06:30)
- Ogni strato (07:26)
- Alle pendici del Coglians – feat. Marcello Abate (04:00)
Daniele Nasi | sax
Giancarlo Patris | contrabbasso
Margherita Parenti | batteria
Guest Marcello Abate | chitarra
Prodotto da nusica.org, Daniele Nasi, Giancarlo Patris, Margherita Parenti.
Mixato e masterizzato da Michele Morari
Daniele Nasi è un sassofonista e compositore originario di Reggio Emilia e cresciuto a Chicago, con base a Bologna, attivo nel panorama jazzistico europeo. Il suo percorso musicale inizia sin dalla giovane età con lo studio del pianoforte e poco più tardi del sax, per poi arrivare a frequentare il corso di Sassofono Jazz presso il Conservatorio “A. Boito” di Parma, dove si laurea nel 2017. Dopo la laurea triennale si trasferisce a Groningen (NL), dove frequenta il NY Jazz Master al “Prins Claus Conservatorium”. Grazie al programma NY Jazz, si trasferisce a New York per un semestre, dove ha la possibilità di studiare con musicisti affermati a livello internazionale quali David Binney, Melissa Aldana. Nel 2019 risulta vincitore del Premio Zelioli 2019, al festival Albinea Jazz, con il progetto BSDE 4tet, con cui pubblicherà il disco “Elevating Jazz Music Vol. 1”, edito per GleAM Records, nel Febbraio 2022. Nel 2023 gli viene assegnato il Premio Internazionale Giorgio Gaslini. Ha avuto occasione di esibirsi in diverse rassegne e festival internazionali, tra cui: Jazz TM (RO), Jazz in the Park (RO), Boomtown Fair (UK), Edinburgh Jazz Festival (UK), Secret Garden (UK), Iboga Festival (ES), Oosterport (NL), Pianos (USA), Die Zentrale (DE), Bologna Jazz Festival (IT), JazzMi (IT), ParmaJazz Frontiere (IT), Albinea Jazz Festival (IT), Guastalla Jazz Festival (IT) ed altri festival e locali in Austria, Germania, Svizzera, Repubblia Ceca, Spagna, Romania, Italia e Paesi Bassi.
Giancarlo Patris è un contrabbassista nato a Genova il 2 Ottobre 1995. Nel 2009 inizia a studiare chitarra e basso elettrico da autodidatta, e nel 2015 intraprende lo studio del Contrabbasso presso il conservatorio “A. Boito” dove si diplomerà nell’Ottobre del 2019. Nel 2018 partecipa al “premio nazionale delle arti” sezione jazz posizionandosi al secondo posto con un ensemble dal nome “QUINTETTO”. Dal 2019/20 Inizia Il biennio di contrabbasso classico sotto la guida del M° Amerigo Bernardi e del M° Alberto Bocini presso il conservatorio “A. Peri” di Reggio Emilia. Inizia a fare parte dell’orchestra “Toscanini Next”, con la quale si esibirà nel 2020 e 2021 assieme ad ospiti come Wayne Marshall, Mogol, Paolo Fresu, Michaela Costea e Mirco Mariani. Dal 2021 entra a far parte dell’Orchestra Giovanile Italiana suonando in teatri come la Konzerthaus di Berlino e il Teatro Verdi di Firenze, esibendosi in alcune produzioni anche come primo contrabbasso. Attivo nella scena jazzistica partecipa ai seminari di Nuoro Jazz (2017) e di Siena jazz (2019) e ai workshop tenuti da musicisti di spicco tra cui Paolino dalla Porta, Barre Philips, Bruno Tommaso, Arild Andersen, Alberto Bocini, Anders Jormin, Furio di Castri, Linda May Oh, Harish Ragavan, Morten Halle e Han Bennik.
Margherita Parenti, classe 1997, ha collaborato e collabora con diverse formazioni di jazz e musica originale. Attualmente frequenta il biennio presso l’Accademia di Siena Jazz, dove ha la possibilità di studiare con musicisti del calibro di Jeff Ballard, Greg Hutchinson, Ziv Ravitz, Ferenc Nemeth, Nico Gori, Dan Kinzelman, Stefano Battaglia, Francesco Bigoni, Greg Burk e molti altri. Precedentemente si laurea con lode presso il Conservatorio L. Campiani di Mantova. Partecipa inoltre a diversi seminari estivi di jazz, come Nuoro Jazz, Arcevia Jazz, Correggio Jazz e Siena Jazz. Nel 2023 con il progetto L-Ab ft. Francesco Diodati suona al SoundOut Music Festival in apertura a Musica Nuda. Nello stesso anno viene selezionata per partecipare al progetto di residenza artistica “Soundtracks: musica da film”, con il quale ha la possibilità di collaborare con Adele Altro (Any Other) e Karim Qqru (Zen Circus) e di suonare in diversi Festival e teatri, come il Mystfest di Cattolica, il Cinema Massimo di Torino e il Concorto Film Festival di Piacenza; tornerà a quest’ultimo l’anno successivo, insieme al Collettivo Soundtracks 2024 e Roberta Sammarelli (Verdena).
Coglians
Alle Pendici del Coglians (D. Nasi)
Un paesaggio idilliaco quanto impetuoso, tra moride valli e picchi rocciosi, un sole radioso dietro nuvole incombenti. Una melodia che valica i confini, composta di getto alle pendici del monte più alto del Friuli-Venezia Giulia, dopo averlo scalato fino alla vetta con lo strumento in spalla ed aver aggirato il monte, varcando il confine Austriaco…
Distratto Contratto (M. Parenti)
C’è un video YouTube di Roberto Mercadini sull’ansia di parlare in pubblico, in cui lui afferma: “devi essere disteso ma non distratto, concentrato ma non contratto; disteso concentrato, non distratto contratto”. Oltre ad avere trovato il suo discorso utile non solo per chi parla, ma anche per chi suona in pubblico, mi è piaciuto il suono delle due ultime parole insieme. Ho scritto e arrangiato il brano pensando al loro significato e al loro suono secco e robusto.
Wilderness ft. Marcello Abate (D. Nasi)
Il brano è una rivisitazione di alcune melodie prese dal terzo movimento della Sinfonia “Dal Nuovo Mondo” (n. 9, in Em) di Antonìn Dvořák, scritto in occasione di una presentazione che intrecciava poesie della letteratura americana legate alla Natura (selezionate e lette da Franco Nasi) e musiche che richiamavano paesaggi del Nuovo Continente.
Ominous Rain (D. Nasi)
Un brano che racchiude tutta l’ansia di ogni musicista quando incombe un temporale estivo e la data al festival rischia di essere annullata. Tratto da una storia vera.
Ogni Strato (G. Patris)
L’ispirazione per questo brano affonda le radici in un sogno, un’esperienza tanto insolita quanto affascinante. La particolarità di quel sogno ha dato vita a una musica dal carattere non lineare dove momenti affannati e spigolosi si alternano a passaggi dolci e avvolgenti. Questo dualismo emerge con forza nella seconda parte, dove le sonorità più aspre svaniscono, lasciando spazio a un suono più delicato e sognante, arricchito da un lungo e appassionato solo di sassofono. Inizialmente, avevo intitolato il pezzo “Sogno strano”, ma un errore di battitura lo ha trasformato in “Ogni strato”. Questo nuovo nome si è rivelato perfetto, rappresentando al meglio i molteplici livelli e le sfumature di questa composizione.
Alle Pendici del Coglians ft. Marcello Abate (D. Nasi)
Come la traccia 1, ma con Marcello Abate ad addolcire il tutto.
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