15 – Durch
15 Durch
MIRKO PEDROTTI QUINTET
- Mirko Pedrotti (vibraphone)
- Lorenzo Sighel (alto sax & soprano sax, voice)
- Luca Olzer (rhodes, piano & synthesizers)
- Michele Bazzanella (bass)
- Matteo Giordani (drums)
Si intitola “Durch”, ossia “attraverso”, l’album realizzato dal quintetto trentino Mirko Pedrotti Quintet (MPQ), con Mirko Pedrotti, Lorenzo Sighel, Luca Olzer, Michele Bazzanella e Matteo Giordani, e la collaborazione di Valerio De Paola alla chitarra ed euphonium e Lorenzo Frizzera alla chitarra.
Un titolo che rappresenta il valore della condivisione di percorsi artistici differenti, in contrapposizione al senso di confine: ad ispirare l’intero album e, in particolare le tre composizioni “Durch”, “Frontiera” e “Frenetique”, la Prima Guerra Mondiale e le recenti tensioni legate alla chiusura della frontiera del Brennero. La metafora dell’attraversamento fisico e temporale trova qui un riflesso sui temi di stretta attualità e storia, nei luoghi in cui limiti di demarcazione ormai caduti sembrano riemergere come un incubo del passato.
Come definisce la preposizione tedesca, la band passa attraverso differenti stili musicali, dal jazz alla classica, dal minimalismo al progressive, per dar vita a una forza compositiva ed espressiva ricca di coerenza e originalità. Un ensemble in cui ciascun componente contribuisce a trame musicali che descrivono delle vere e proprie narrazioni: creatività timbrica, brillantezza e capacità evocativa del vibrafono e del sax alto si coniugano ai colori più scuri e corposi del piano-rhodes, del basso e della batteria che scandiscono frequenti cambi ritmici e metrici.
Con le sue molteplici sfaccettature, Durch scrive nella storia di MPQ un rito di passaggio alla maturità, contrassegnando di originalità una giovane promessa del panorama jazzistico e musicale italiano.
Nato nel 2013, il quintetto MPQ è composto dal bandleader Mirko Pedrotti vibrafonista e compositore eclettico, che spazia tra musica classica e moderna, con la collaborazione di Lorenzo Sighel al sax alto, Luca Olzer al Fender Rhodes e sintetizzatore, Michele Bazzanella al basso e Matteo Giordani alla batteria, musicisti che lo hanno accompagnato nelle due precedenti incisioni e nel significativo percorso artistico. Hanno preso parte al progetto Valerio De Paola alla chitarra ed euphonium e Lorenzo
Frizzera alla chitarra, contribuendo sul piano esecutivo, compositivo e nella scrittura alla realizzazione delle ultime due tracce del disco, Suite-part G e Suite-Part H. Il brano Rendered è stato composto dal chitarrista inglese C.Montague che collabora con la band già da diversi anni, mentre Ananda e Igor’s Dance sono due composizioni a firma di L.Olzer e L.Sighel.
o1 Frenetique (M.Pedrotti)
Una composizione in tre sezioni basate su altrettanti “riff” che descrivono uno stato emotivo che passa dall’ostinazione, alla carica di tensione, alla capitolazione di quest’ultima. Il brano nasce come trilogia insieme a Durch e Frontiera ed è ispirato alla prima guerra mondiale e alle recenti tensioni dovute all’ipotesi di chiusura della frontiera Brennero.
> PDF partitura
o2 Ananda (L.Olzer)
Ananda, oltre ad essere il termine sanscrito dai molteplici significati che dà il titolo al brano, è anche il nome del cugino del Buddha, Siddhartha. Si narra che costui non s’illuminó spiritualmente mentre il Santo era ancora in vita, e allora viene facile immaginarlo a chiedere giustificazioni al Maestro, per questa mancata beatitudine. Il Buddha a quel punto non poteva far altro che guardarlo e dirgli che non bastava star vicino alla luce per diventare luce. Il tema della trasformazione si trova nella melodia, la quale si sviluppa su una scala atonale dal forte sapore arabo e viene sostenuta da una successione accordale che richiama sia il mondo etnico che quello occidentale. L’intento dell’unire elementi occidentali con altri di origine araba vuole essere anche un augurio in musica all’incontro positivo fra le diverse culture.
> PDF partitura
o3 Rendered (C.Montague)
Questo pezzo è iniziato con uno schizzo su pezzo di carta pentagrammata, che era stato fatto su un muro dell’appartamento di Jimi Hendrix a Londra, ora un museo riaperto recentemente. Da grande fan di Jimi, questa è stata per me una grande opportunità: ho interpretato le note cadute sul foglio e cosi’ e’ nato il pezzo. Non penso ci siano delle somiglianze con la musica di Hendrix, ma mi piace la percezione che ho del pezzo che ho oramai suonato con diversi organici. Mi piace la natura un po’ casuale di come è nato il brano, che mi ha costretto a prendere meno decisioni. Mi piace la versione che MPQ ha gentilmente registrato catturandone il suo spirito in modo intatto.
> PDF partitura
o4 Igor’s Dance (L.Sighel)
Igor’s Dance nasce dall’alternanza tra determinate figure ritmiche ternarie e binarie che si susseguono per tutto il brano. Nella prima parte, la melodia non è che l’insieme delle rielaborazioni di un frammento di “Prince Igor” di Alexander Borodin. L’ispirazione nasce in particolar modo dal riadattamento musicale anni Novanta di Warren G. Nella seconda parte, il brano sviluppa un nuovo frammento melodico ispirato alle “hit dance” proprio degli anni 90’. Da questo connubio nasce per l’appunto il titolo “Igor’s Dance” che rappresenta un incontro un po’ ironico tra musica colta e “profana”.
> PDF partitura
o5 Frontiera (M.Pedrotti)
La prima parte del brano presenta un sapore quasi liturgico dove le cadenze di sax soprano e rhodes, basate su quattro note, creano una sorta di risposta alla parte tematica esposta in precedenza.
Anche in questo brano il tema dell’ostinazione viene esplicitato nella parte centrale ed affidato al basso e al rhodes. La progressione armonica, prima larga e distesa, viene compressa bruscamente una volta terminato il solo del synth e usata per il solo di vibrafono. Il ritorno ai temi iniziali dà una sua ciclicità al brano e metaforicamente descrive il tentativo fallito di superare la frontiera.
> PDF partitura
o6 Seagull (M.Pedrotti)
Il “vamp” iniziale del vibrafono è stato estrapolato da una delle “Suite” del disco precedente “MPQ”. Si tratta quindi di un brano di raccordo tra questi due lavori discografici. La parte solistica del sax soprano viaggia parallelamente al “rap” della voce, in un gioco tra fusione ed emersione. Il “cluster” contenuto nel “vamp” del vibrafono è l’elemento che funge da “pungolo” all’interno di un atmosfera distesa.
> PDF partitura
o7 Durch (M.Pedrotti)
Il tema di “Durch” è basato sulla nota “La” quasi ad indicare una direzione o una possibile via. Questa viene armonizzata liberamente nella seconda esposizione tematica da vibrafono, rhodes e sax alto creando nuove forme e colori, quasi a sottolineare la diversità/originalità all’interno dello stesso denominatore comune. La parte centrale sviluppa una poliritmia sul tempo di 5/8 sulla quale, dopo il solo di batteria, si sviluppano due linee separate. Queste, si rincorrono fino a sfociare nel “vamp” iniziale, che però questa volta acquista un sapore più rilassato, quasi sereno.
> PDF partitura
o8 Suite-Part G (V.De Paola-M.Pedrotti)
La Suite rappresenta sempre un’esperienza di scambio e di sperimentazione. Con questo spirito sono stati inviati a Valerio De Paola una decina di frammenti suonati dal vibrafono con una diversa pronuncia, scelta timbrica e anche una serie di rumori. E’ stata data anche qualche indicazione scritta ma lasciando sempre una grande libertà. Il risultato è la Suite -part G.
o9 Suite-Part H (L.Frizzera-M.Pedrotti)
La Suite rappresenta sempre un’esperienza di scambio e di sperimentazione. Con questo spirito sono stati inviati a Lorenzo Frizzera una decina di frammenti suonati dal vibrafono con una diversa pronuncia, scelta timbrica e anche una serie di rumori. E’ stata data anche qualche indicazione scritta ma lasciando sempre una grande libertà. Il risultato è la Suite -part H.
Sostieni nusica.org
nusica.org è un’associazione no profit che promuove la cultura musicale.
Partecipa al progetto con una donazione di 14 euro e riceverai il cd in regalo.