Leonardo Barbierato – patterns for transcendence
Il quartetto avant-garde patterns for transcendence è il progetto in cui Leonardo Barbierato, bassista e improvvisatore, porta avanti un’esplorazione artistica sulle inter-relazioni tra improvvisazione e ecologia ambientale/culturale. [insita], il primo lavoro discografico, uscito per l’etichetta nusica.org, si materializza in una soluzione di immagini fotografiche e musicali, sonorità elettroniche e acustiche, ricerca di equilibrio tra scrittura, razionalità, estemporaneità e istintività, riflessioni su immanenza e trascendenza mentale umana-ecologica.
patterns for transcendence è un progetto audio-visivo in cui otto fotografie, contenenti elementi urbani e naturali, sono il punto di partenza da cui emergono i suoni, trasformando immagini, pattern e astrazioni in suggestioni di altrettante composizioni musicali, tra elementi sonori sintetici-elettronici e acustici. Immagini nate da luoghi (e non-luoghi) in differenti contesti, a diverse latitudini, danno vita a otto composizioni originali, spaziando dall’improvvisazione free all’elettronica, dal noise al jazz.
Il quartetto ha vinto la menzione speciale riservata al progetto innovativo al Premio Isio Saba 2022, si è esibito in prestigiose cornici nella penisola italiana ed è stato accolto positivamente dalla critica italiana.
[bassista, improvvisatore, soundscaper]
L’attitudine per la sperimentazione e la ricerca artistica lo portano sin da subito a sondare diversi stili musicali non convenzionali. Improvvisazione, interplay, miscele di sonorità elettroniche e acustiche, esplorazioni poliritmiche, incursioni inter-disciplinari tra natura, matematica e musica sono caratteristiche comuni della sua musica.
Nato ad Alessandria il 16 agosto 1992 in una famiglia ricca di musicisti, si avvicina prima al violino e poi al basso elettrico. Nel corso dei suoi anni di studio, al Conservatorio di Alessandria e di Piacenza, ha la possibilità di studiare con grandi artisti italiani, tra cui Riccardo Fioravanti, Enrico Fazio e Paolino Dalla Porta; frequenta inoltre masterclass con Linda Oh, Ben Wendel, Dominique Di Piazza e Fabian Almazan. Nel 2016 si laurea con la tesi Kaleidophone e Thesaurus. Spinto da una forte passione per il mondo naturale, nel 2018 ottiene la laurea in biologia e nel 2020, conclude il biennio al Conservatorio di Piacenza con il suo lavoro Cross- Rhythms. Questi lavori costituiscono le basi su cui inizia a delinearsi il suo percorso di ricerca artistica, che lo porterà nel 2022 a vincere una borsa di studio per il Master AreMus al Conservatorio Santa Cecilia di Roma e nel 2023 ad essere selezionato per il dottorato di ricerca artistica all’Università RomaTre.
Attualmente il suo progetto di ricerca, patterns for transcendence, si concentra sulle inter-relazioni tra improvvisazione e ecologia culturale/naturale. Questo progetto vede come output un album fotografico-musicale chiamato [insita], uscito a settembre 2023, e una serie di performance di improvvisazione site-specific, [in situ], con la quale è stato selezionato come artista emergente under 35 per il progetto di arte contemporanea DUNE23.
Con i suoi progetti e in qualità di session-man ha l’opportunità di esibirsi in alcune prestigiose cornici, in Italia e in Europa, quali Torino Jazz Festival, Novara Jazz Festival, Monfrà Jazz Festival, Borghi in Jazz, Jazz in Sardegna, European Jazz Expo, e di essere premiato come “progetto innovativo” al Premio Isio Saba (2023), al AIM Festival (2020) e al Memorial Stefano Cerri (2019).
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