CREI Ensemble
CREI Ensemble
- Nicola Fazzini (alto and soprano sax, compositions and conduction)
- Ettore Martin (tenor sax and compositions)
- Gianluca Carollo, Daniele Goldoni (trumpets)
- Federico Pierantoni (trombone and compositions)
- Alberto Prandina (French horn)
- Glauco Benedetti (tuba)
- Saverio Tasca (vibes)
- Alessandro Fedrigo (electric bass and compositions)
- Luca Colussi (drums)
Nato a gennaio 2014, CREI è un progetto ambizioso fondato dal sassofonista Nicola Fazzini con l’obbiettivo di sviluppare la relazione esistente fra “Composizione, Ricerca e Improvvisazione” nell’ambito della musica d’improvvisazione contemporanea, ma anche interessato ad agire come un contenitore di “programmazione culturale”.
CREI è un ensemble di dieci elementi a geometria variabile con una solida sezione ritmica e una front line di fiati. Dieci strumentisti che sono nel contempo musicisti, improvvisatori e compositori, e provengano per lo più dal Nordest Italia.
La loro è musica rigorosamente originale, in cui si innestano due strumenti poco frequentati nel jazz quali il basso tuba e il corno francese, per raggiungere soluzioni timbriche più interessanti.
La prima parte del progetto CREI è stata sostenuta e prodotta dalla Fondazione Ca’ Foscari dell’omonima università veneziana.
CREI ha debuttato infatti durante la seconda edizione del “MusiCafoscari Jazz Fest” a Venezia, a marzo 2014.
L’altro partner di questo progetto è l’associazione ed etichetta discografica nusica.org. Abbracciando la filosofia di cui questa si avvale, le tracce, i video, le partiture, e tutti i contenuti sono disponibili in free download.
CREI intende creare un network di esperienze multidisciplinari che coinvolga da un lato il settore musicale professionale dall’altro l’Università e altri luoghi dell’eccellenza formativa.
Introdurre un progetto musicale con un testo filosofico non è pratica usuale nel jazz. Il timore di molti è quello dell’intellettualismo, ossia l’idea che il pensiero e il logos possano in qualche modo sottrarre qualcosa alla musica a danno dell’inesprimibile e dell’inesplicabile insiti in essa.
Ma questo non vuol essere un progetto jazzistico, o meglio ancora non soltanto jazzistico. Infatti molte delle riflessioni che hanno animato CREI sono nate dalla sensazione di una crisi creativa che attanaglia alcune pratiche legate all’improvvisazione jazzistica più o meno libera.
Ci sembrano insoddisfacenti molti modelli che attribuiscono alla composizione e all’improvvisazione funzioni e ruoli rigidi all’interno dei diversi generi musicali. Ad es. alcune musiche seppur improvvisate risultano ripetitive e banali mentre altre scritte possono essere imprevedibili e originali. Per contro anche la presunta superiorità formale della musica colta scritta rispetto a quella improvvisata è stata ampiamente confutata dalle vicende musicali del secolo scorso.
Perché dunque non ridiscutere questi giudizi, ponendo al centro del nostro lavoro la qualità delle idee musicali indipendentemente dal fatto che esse siano espresse attraverso un linguaggio scritto o improvvisato?
Questa riflessione cominciata molti anni fa tra me e Alessandro Fedrigo, continua oggi con Daniele Goldoni e trova in questo testo molti elementi di interesse e una piena identità di vedute.
Il progetto musicale CREI, lungi dall’aver trovato soluzione a queste problematiche, vuol essere comunque di stimolo alla ricerca musicale anche soltanto per il fatto di renderne pubblici i contenuti e liberamente fruibili tanto la musica quanto le partiture e le idee in essa contenute.
Nicola Fazzini
Si ringrazia vivamente la rivista online Aisthesis e il suo Direttore il Prof. Fabrizio desideri, per averci concesso la pubblicazione di questo articolo
Composizione e improvvisazione: dove sta la differenza?
Daniele Goldoni
Abstract
Improvisation is often conceived as making music without reading a score. This interpretation derives from the Western identification of composition with written music. But “improvisation” too is a form of composition – and not just in “real time” – with aims and criteria that differ from those of written music. Today the interest in improvisation is growing –and even changing with respect to the postwar years – in connection with changes in music, sound and social relationships, reflecting new media developments.
Fuzzy Logic (N. Fazzini)
> PDF partitura
Consecutio Temporum (A. Fedrigo)
> PDF partitura
Cambi Di Umore (F. Pierantoni)
> PDF partitura
13 (N. Fazzini)
> PDF partitura
Idea D (N. Fazzini)
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Waiting (E. Martin)
> PDF partitura
Danza Sospesa (E. Martin)
> PDF partitura
Pax Vobiscum (A. Fedrigo)
> PDF partitura
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